Prende forma la Giunta Bitetti

Inizia ora il lavoro vero per il nuovo sindaco e la sua squadra

Innanzitutto, una considerazione di fondo: non scandalizziamoci se nella composizione della nuova Giunta c’è un po’ di manuale Cencelli. La spartizione delle cariche fra le forze politiche che compongono la maggioranza è non solo una prassi consolidata ma, in un certo senso, è anche giusto che sia così. Perché nell’attuale ordinamento degli enti locali il sindaco gode già di un potere così forte che un’opportuna presenza in Giunta di tutte le forze politiche che lo sostengono non può che fargli bene. La competenza specifica, che pure è sempre auspicabile negli assessori, deve comunque essere garantita dai dirigenti comunali.

Fatta questa debita premessa, andiamo a guardare i nomi.

Una massiccia presenza del PD

Un terzo della Giunta è appannaggio del Partito Democratico. A Mattia Giorno una delega complessa, dai confini molto labili: Progetti, opere e finanziamenti strategici, rapporti internazionali, grandi eventi, innovazione e politiche giovanili, a cui si aggiunge la pesante delega di vice-sindaco. Un assessorato che, includendo di fatto i rapporti con Regione, Governo e Unione Europea (è da lì che provengono i finanziamenti per le grandi opere), permetterà al PD di piazzare il suo più suffragato esponente nelle stanze delle grandi decisioni. A lui si aggiunge un altro storico campione di preferenze come Lucio Lonoce che torna a ricoprire la carica di assessore ai Lavori Pubblici, delega che aveva già ricevuto ai tempi del sindaco Stefàno. Dal momento che le cariche di Consigliere e di Assessore non sono compatibili, Giorno e Lonoce faranno così posto nella massima assise cittadina al ritorno di Luca Contrario e Bianca Boshnjaku. Il terzo assessore in quota Dem non proviene, invece, dalle liste delle ultime elezioni (fatto che sembra aver generato più di qualche tensione all’interno dello stesso partito). È Federica Stamerra, la cui nomina pare essere diretta espressione di Vincenzo Di Gregorio, che non a caso l’ha “rivendicata” con un post sulla sua pagina Facebook. Nelle trattative delle settimane scorse i Dem avevano anche provato ad avanzare delle proposte per la poltrona di Presidente del Consiglio ma, alla luce della composizione della Giunta, appare scontata la nomina di Gianni Liviano, dal momento che Demos è rimasta sinora all’asciutto.

Cataldino “uomo di fiducia” a controllare le partecipate

Accanto ai tre assessori in quota PD, cinque assessori per altrettante liste (Per Bitetti, AVS, Unire, Con Bitetti e DC) più un nome “tecnico”. Si tratta di Gianni Cataldino, che avrà la pesantissima delega alle società partecipate. Già assessore alla Polizia Locale con Melucci, fu rimosso dall’incarico nel 2020 proprio in un momento di rottura del sindaco con l’allora consigliere di maggioranza Bitetti, del cui gruppo politico Cataldino era espressione.

Gli altri nomi

Gli altri nomi sono quelli di Francesco Cosa (già assessore con Stefàno, che ritorna nell’alveo del centrosinistra dopo l’esperienza alle ultime elezioni con la coalizione trasversale di Walter Musillo), Fulvia Gravame (che era stata la seconda candidata più suffragata di AVS dopo Antonio Lenti), Sabrina Lincesso (più suffragata della lista Unire Taranto, che farà così posto al primo dei non eletti Giandomenico Vitale), Giovanni Patronelli (che era stato il nono più suffragato della lista CON) e Maria Lucia Simeone (seconda più suffragata della lista DC).

Le deleghe assegnate e quelle ancora da assegnare

Sin qui i nomi, ma qualcosa va detta anche sulle deleghe. Oltre alla già citata delega “pigliatutto” di Mattia Giorno e alle pesantissime deleghe ai Lavori Pubblici (Lonoce) e all’Urbanistica (Patronelli), non ci sono un assessore alla Cultura, allo Sport e alla Polizia Locale, tutte deleghe che evidentemente il Sindaco preferisce tenere per sé, evidentemente anche nell’eventualità di assegnarle in un secondo momento, terminato lo spoil system anche ai vertici delle partecipate.

I dossier da riprendere fra le mani

I nuovi assessori dovranno ora riprendere in mano numerosi dossier ancora in sospeso. Fra questi soprattutto i cantieri delle BRT ormai in partenza (su cui lavoreranno Lonoce e Patronelli), i progetti milionari ancora fermi in Città Vecchia (in mano soprattutto ancora a Lonoce e a Federica Stamerra), senza dimenticare, ovviamente, le questioni ambientali…

Intanto si attende ancora la proclamazione ufficiale del nuovo Consiglio Comunale. E così l’inizio definitivo di questa nuova epoca amministrativa.

Author: Alessandro Greco

Docente di Italiano e Storia e giornalista pubblicista. Dal 2015 collabora con "La Vita in Cristo e nella Chiesa", fra le più autorevoli riviste italiane di liturgia, con contributi principalmente sul mondo giovanile e sulla Letteratura (con articoli tradotti all'estero). In passato ha scritto per Nuovo Dialogo e soprattutto per il CorrierediTaranto.it, per il quale è stato prima cronista sportivo e poi cronista politico, sino al 2022. Ha collaborato brevemente anche con "L'Edicola del Sud". È co-autore del documentario in dieci puntate "Taranto, la città nella città - Guida ai vicoli per tarantini distratti (e turisti curiosi)".

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